Workshop con Sighanda “Luci d’Egitto” / seconda parte - Passeggiare fra Provenza e Var - Un carnet de voyage al LAC - Le città invisibili - Petra - Ivo Soldini - Io sto a casa
Workshop con Sighanda “Luci d’Egitto” -Prima parte
Viaggio lento nell’odierno caos
Partecipanti: Loredana e Rossano
Nel cuore e negli occhi una luce o mille luci risplendono ancora malgrado siano passati alcuni mesi.
Eh sì, ho avuto la fortuna di seguire Sighanda in questo viaggio lento, viaggio di scoperta sia per quanto riguarda la meta, da me sognata fin da quand’ero adolescente, sia per le meraviglie non soltanto quelle così definite “turistiche” ma dall’incontro di belle persone e luoghi sconosciuti a buona parte del turismo di massa.
Imparare a vedere ad ascoltare a percepire forme, colori, storia e tradizioni.
Osservare con occhi attenti, seguire i consigli, la didattica e la metodologia di Sighanda mi hanno fatto scoprire un mondo interpretativo diverso dal classico carnet de voyage.
Fin dal nostro arrivo ci inoltriamo nella Cairo di oggi, caotica e rumorosa ma con un suo fascino.
Issa, la nostra guida ma anche proprietario del B&B dove alloggiamo, ci aspetta con sua moglie Susu in terrazza, da subito ci immergiamo nello spettacolo delle Piramidi che ci danno il benvenuto.
Qui sulla piana di Giza la quiete è assoluta, Cheope, Chefren e Micerino, accompagnate dalla Sfinge iniziano a “parlarci”.
Nel frattempo, con un tè alla menta e piatti tipici preparati con cura ci fanno sentire ben accolti e ci aprono la loro “casa”.
All’alba, le preghiere dei muezzin ci svegliano dolcemente.
​
Haiku
04.39 or prima
dolce risveglio
canto Muezzin
Mi alzo allora per incontrarla; ed eccola puntuale ad accogliermi; è lei Cheope in tutta la sua maestosità che mi annuncia la sua disponibilità ad essere visitata toccata e ascoltata.
​
Haiku
Maestosa accoglie
imponente di luce
Cheope è qui
La scelta di Sighanda di alloggiare qui vicino alle Piramide è stata vincente, fino all’ultimo il timore che non si potesse usufruire della struttura era alto, poiché a rischio di abbattimento.
Dopo un’abbondante colazione egiziana (una bontà!) Issa ci aspetta per la prima visita alle Piramidi, già da subito percepiamo che non sarà una visita “toccata e fuga” ma piuttosto una guida, con una persona sapiente e profonda che ci lascia entrare nello splendore della storia del suo paese, con le sue contraddizioni archeologiche, con la lettura dei cartigli e dei loro significati e altro ancora.
​
I turisti ignari seguono percorsi stabiliti, noi ci soffermiamo a scoprire minimi particolari che di seguito completeranno, come tanti tasselli di un puzzle, le informazioni dei diversi periodi storici.
Nel frattempo, matita e matite colorate tracciano appunti sui carnet. Inizio a pensare che tutto il materiale che ho in valigia non mi servirà a molto per ora!
Sighanda mi insegna come velocizzare il tratto come prendere appunti disegnati che svilupperò in seguito, come scegliere e fissare nella memoria visiva un soggetto, come riassumere il momento e come esprimere con dei tratti decisi le emozioni visive.
Tutto questo sul posto, mentre Issa spiega o durante gli spostamenti in macchina da un luogo all‘altro!
Il motto di Sighanda: ogni momento è buono per prendere appunti.
​
Eccola come tutti i giorni la protettrice delle Piramidi: la Sfinge.
​
Schizzi realizzati con l’aiuto della mano esperta di Sighanda
​
Haiku
Avvolta dal mistero
ancora sconosciuta
sei, oh Sfinge
Al rientro in serata prima di cena sulla magnifica terrazza, una speziale ci attende.
È sempre lei, una Sighanda instancabile, dosa, aggiunge, testa, ed ecco pronto un magnifico colore! Il segreto? Pigmenti, colla vinilica, acqua e naturalmente la striscia di carta che sarà in seguito il leporello in stampa monotipica.
Seguendo i suoi consigli riassumiamo le emozioni della giornata con forme e colori che trasmettono e rappresentano ciò che ognuno ha percepito nelle ore passate nei luoghi visitati durante la giornata.
E allora al “lavoro”! Si sceglie uno o più soggetti, si ritaglia o si strappa la carta che fungerà da matrice per la monotipia.
Si mischiano i pigmenti con la quantità giusta di colla e acqua e via si procede con la stampa “pensata”. Così facendo ogni sera si completerà una o più pagine del leporello in monotipia.
​
Prime due pagine di Rossano
Rossano è la prima volta che realizza un carnet di viaggio!
​
Prime due pagine di Loredana
Davanti a un fumante tè alla menta, Issa ci mostra delle fotografie di luoghi meravigliosi; sono i deserti dell‘Egitto.
Il giorno dopo avremmo dovuto visitare il nuovo Museo Egizio purtroppo ancora chiuso e il vecchio spoglio di diversi reperti, si decide allora di un cambio programma.
Breve consulto tra noi e Sighanda, quindi comunichiamo a Issa la nostra disponibilità di trascorrere due giorni nel deserto Bianco che si trova tra le oasi di Farafra e Bahariya. (per il deserto Bianco ci sarà un carnet a parte).
Il giorno dopo di buon mattino si parte destinazione Deserto Bianco a circa 370 km dal Cairo.
In vettura, Sighanda mi insegna a prendere appunti veloci.
​